Una mostra emozionante a Venezia

Feb 26, 2016 | Exhibition

Se pensate di aver visto le solite cose e avete voglia di novità frizzanti ed esuberanti, vi consiglio la visita guidata alla mostra di Palazzo Fortuny dedicata a quattro donne d’eccezione: a Henriette Fortuny, musa e compagna di Mariano, a Romaine Brooks, artista unica e preziosa, amica di D’Annunzio e Cocteau, a Sarah Moon, grandissima fotografa ed infine a Ida Barbarigo, unica pittrice ancora vivente tra le quattro sin qui citate.
Per me questo palazzo è uno scrigno magico denso di presenze. Le Erme e i Saturni di Ida stanno al pianterreno ed emergono nella loro enigmaticità. Le Erme ci accompagnano, comunicano con noi. I Saturni incutono reverenza e timore, come le sfingi. Parlano di una Venezia sia ancestrale e che tipica.
Henriette racconta la sua vita a Venezia anche a Palazzo Pesaro degli Orfei con i gatti e le invenzioni da lei brevettate, compagna di vita e viaggi nella prima metà del secolo. Un ambiente affascinante in cui veniva il bel mondo di allora. Delphos e Knossos rivelati all’artista Fortuny dopo la scoperta dell’Auriga di Delfi, che belli e magici! Romaine ci parla della sua vita in mezza Europa: arte e trasgressione. Disegni e tele, ritratti e storie di vita e passione. Amica della contessa Casati e di Ida Rubinstein. I balletti russi e Capri. L’America e la Francia.
Sarah Moon ci fa entrare nel suo mondo di teatro immaginario e mistero. Le sue immagini sembrano dire del l’attesa e del tempo agognato ma sospeso. Stupore e spavento, modernità e classicità. Il tempo assoluto fatto di eroi di un racconto interiore. Nel palazzo percepiamo suoni, colori, il profumo dei viaggi lontani, unici. Luci come labirinti. Pieghe come metafore dell’anima, come un gioco di specchi. La pietra e la stoffa, la luce e le ombre. L’essere tenta di spiccare il volo verso i confini dell’infinito come se vedessimo non solo quello che gli occhi percepiscono, ma quello che siamo, citando lo scrittore portoghese Fernando Pessoa. Un’aura antica. Da vedere e rivedere. Brava Daniela Ferretti, la curatrice e direttrice. Cataloghi belli e accurati, da acquistare anche singolarmente. Palazzo Fortuny ha preso vita ancora una volta.